Relazione sullo stato dell’Unione energetica e Fit-for-55

Breve panoramica dei risultati della relazione sullo stato dell’Unione energetica rispetto al Fit-for-55, il pacchetto di riforme e regolamenti economici e sociali promulgate dall'Unione europea ed incentrate sulla lotta al cambiamento climatico e alla riduzione delle emissioni di gas serra.

La relazione sullo stato dell’Unione energetica 2024, pubblicata dalla Commissione europea l’11 settembre 2024, riporta dati incoraggianti che testimoniano alcuni importanti successi in ambito energetico.

Nella prima metà del 2024, sottolinea il report, il 50% della produzione di elettricità proveniva da fonti rinnovabili, mentre la quota di gas russo nelle importazioni è passata dal 45% del 2021 al 18%, dato registrato a giugno 2024.

Le emissioni di gas serra, dato relativo al 2022, sono scese del 32,5% rispetto ai valori registrati nel 1990 e nel frattempo l’economia è cresciuta del 67%.

Sul fronte gas, tra agosto 2022 e maggio 2024, sono stati risparmiati circa 138 miliardi di metri cubi di metano. Tra i principali fornitori si annoverano gli Stati Uniti e la Norvegia, rispettivamente per gasdotto e Gnl, riuscendo a fornire all’Ue nella prima metà del 2024, circa il 34% ed il 18% delle importazioni.

Inoltre lo sviluppo di 12 nuovi terminali Gnl e l’ampliamento di 6 già esistenti negli ultimi due anni permetterà all’Ue di portare la capacità di importazione di Gnl da 70 miliardi di metri cubi a circa 284 entro il corrente anno.

Sul fronte elettrico il fotovoltaico raggiunge quota 56 GW di nuova potenza installata, circa 40 GW in più rispetto al 2022.

Per l’eolico ci sono in blocco 221 GW di potenza con 16 nuovi GW installati nel 2023. Questi dati portano la fonte eolica al secondo posto, dietro solo al nucleare, superando la generazione di gas.

Nel complesso la capacità eolica e nucleare installata è aumentata del 36% tra il 2021 ed il 2023 portando ad un risparmio di circa 35 bcm di gas in due anni.

Il mercato delle pompe di calore tra il 2021 ed il 2022 ha subito un aumento delle vendite significativo, correlato ai prezzi del gas e ad conflitto Russia-Ucraina. In particolare le vendite sono arrivate a circa 2,75 milioni di unità vendute nel 2022, mantenendo lo stesso trend nel 2023.

Per quanto riguarda le filiere a monte, la produzione di batterie al litio nell’Ue è aumentata del 30% nel 2023 seppur parallelamente in questo settore si è avuto un grande deficit commerciale, che in modo simile ha colpito anche il fotovoltaico.  In particolare il deficit commerciale delle batterie al litio è aumentato del 21% rispetto al 2023.

La produzione di celle a combustibile si attesta al 18%, seguono le tecnologie per l’energia oceanica, biocarburanti e CCUS.

Tra le tecnologie a zero emissioni che hanno subito un surplus commerciale la più importante è l’eolico le cui importazioni sono diminuite del 65% e le esportazioni sono aumentate del 50% nel 2023 rispetto ai dati del 2022.

Il report evidenzia che l’Unione europea ha adottato tutti i principali pacchetti energetici e climatici previsti dal Fit-For-55 compresi gli emendamenti del piano REPowerEU e revisione dell’ETS traducendo di fatto in atti le politiche energetiche per la ripresa e la resilienza dei paesi UE.

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